Sono stati presentati la settimana scorsa i risultati del Progetto Anaxum, la campagna di ricerca subacquea avviata nel 2011 dall’Università di Udine. Massimo Capulli, archeologo e docente di Metodologia della ricerca archeologica nell’ateneo friulano, ha coordinato il lavoro degli studiosi che dal letto del fiume Stella, l’antico Anaxum, hanno fatto riemergere testimonianze storiche importanti: oltre 700 reperti di epoca romana, tra cui una bilancia per beni preziosi, oltre che tegole, anfore, oggetti in ceramica e in vetro. Ma il ritrovamento più sorprendente è stato il relitto medioevale scoperto a Precenicco, risalente all’XI secolo e considerato un reperto unico al mondo perché rappresenta una forma di transizione tra il modo di costruire del mondo antico e quello medievale che ha poi portato alle realizzazione delle imbarcazioni moderne. I lavori per il recupero del relitto sono iniziati nell’agosto dello scorso anno e a ottobre è stato possibile trasportare il reperto ai magazzini del sale di Villa Ottelio dove è stato depositato in una vasca di contenimento per tenere il legno costantemente immerso in acqua in attesa del restauro. Le ricerche subacquee sono andate avanti per sette settimane, fra giugno e agosto 2014, per un totale di 164 immersioni e 175 ore di lavoro subacqueo che ha portato al rinvenimento di oltre 3,2 tonnellate di materiale archeologico. Per mostrare meglio al pubblico di appassionati il lavoro svolto è stata allestita nell’atrio di palazzo Antonini a Udine una mostra con una decina di gigantografie che riproducono le fasi di scavo e recupero dell’imbarcazione sotto la direzione scientifica della Soprintendenza e la direzione operativa dell’ateneo friulano. La mostra è visitabile fino al 14 marzo, da lunedì a venerdì, dalle 8 alle 18.30, e sabato dalle 8 alle 13