Si era già a conoscenza della sua esistenza, ma improvvisamente è emerso lungo le coste giapponesi, la squalo preistorico chiamato squalo frangiato.
Ha sei branchie invece che cinque, a denti che sembrano reef corallini, è di forma allungata come un'anguilla.
L'arcaico squalo, vero e proprio fossile vivente, scovato per la prima volta e studiato nel 1884 da Samuel Garman nelle acque dei mari giapponesi. Si tratta del Chlamydoselachus anguineus o Squalo frangiato. I ritrovamenti di questa specie sono molto rari, ma la cattura nelle acque profonde del Giappone, dell'Europa, della California e dell'Africa del Sud, indicano una distribuzione cosmopolita di questo squalo. Dalla struttura anguilliforme, presenta una unica pinna dorsale posizionata nella parte posteriore del corpo, una bocca sita in posizione anteriore rispetto alla testa e sei fessure branchiali 'increspate', la prima delle quali circonda il corpo. Il suo serpentino aspetto lo ha annoverato quale possibile serpente di mare, ad una condizione: che esistano forme giganti, poichè dai dati in nostro possesso questo squalo non misura più di 2 metri di lunghezza, anche se anticamente esistevano esemplari molto più grandi. Vi sono però due segnalazioni che inducono a pensare alla presenza di clamidoselacidi di notevoli dimensioni. Nel 1880 un pescatore della Captain S. W. Hanna di Pemaquid si ritrovo nelle reti uno strano animale anguilliforme lungo 7,6 metri e con un diametro di soli 25 cm. La testa alquanto appiattita possedeva denti taglienti e la pelle era del tutto simile a quella degli squali. Gli studiosi concordarono che la creatura era una forma eccezionalmente gigantesca di Chlamydoselachus anguineus.